lunedì 5 marzo 2012

CINA - DOVE L'ALBERO RIDACCHIA


FIRMATO IL CONTRATTO CON UNA SERIE DI IMPRONTE DIGITALI ALL’INCHIOSTRO ROSSO, ALLA ‘CINESE’, CINQUE ANNI FA UNA COPPIA OLANDESE HA RIPORTATO IN VITA UNA FATTORIA IN ROVINA. OGGI È L’ALLOGGIO PIÙ RICCO DI ATMOSFERA NEI DINTORNI DI YANGSHUO, NELLO STATO DEL GUANGXI, NEL SUD DELLA CINA.

Rustico, semplice, senza fronzoli né lussi di sorta. Eppure il ‘Giggling Tree’, ‘l’albero che ridacchia’, ti accoglie a braccia aperte. Soprattutto se sei reduce da viaggi e odissee assortite attraverso la difficile e sconfinata Cina, o se non ce la fai a reggere l’affollamento, il rumore, i souvenir un-tanto-al-chilo della vicina ed estremamente turistica Yangshuo. Cittadina che richiama folle di turisti cinesi mordi-e-fuggi durante il fine settimana, così come viaggiatori di mezzo mondo, attirati dalle lente acque del fiume Li e del suo serpeggiare tra le formazioni rocciose che hanno reso famosa la zona di Guilin. Pescatori con cormorano-pet, addestrato a pescare ma a non ingoiare il pesce, grazie a un collare anti-deglutizione. Tramonti spettacolari sul fiume d’estate, nebbie magiche d’inverno. E il fiume Yulong, cugino in miniatura scorre, ancor più calmo, nei pressi del Li, quasi davanti alle finestre dell’albergo-fattoria con il nome più matto che c’è. L’albero che ridacchia, in effetti, esiste davvero, e domina, grande com’è, l’ingresso della struttura. Alla sua base un negozietto offre agli ospiti tutto ciò che è possibile offrire loro: corsi di kung fu, di tai chi e di mandarino, di calligrafia cinese, di mahjong, di pittura e di scacchi cinesi. Annoiarsi è difficile da queste parti. E rilassarsi è garantito. Per farlo, dopo un bel giro in bicicletta, magari giunti dalla città a cinque chilometri, basta entrare nella piccola e accogliente sala-ristorante, subito oltre la reception. 







Un caminetto ti fa subito sentire a casa, e i toni pastello delle pareti ti offrono una rassicurante ninnananna visiva, dopo il kitsch imperante, a colori fosforescenti, della West Street di Yangshuo, la via pedonalizzata per lo struscio serale e per ogni souvenir che l’essere umano è riuscito a ipotizzare. Un vasto menù locale e internazionale, economico, con qualche piatto olandese, infine, ti fa capire che questo è il posto migliore nei paraggi per ricaricare le pile dell’anima. Porzioni abbondanti, sapori degni di tale nome. A fine pasto, se sei venuto semplicemente in visita diplomatica dalla città, valuterai seriamente, domani, di abbandonare la medesima e di trasferirti qua. Una ventina abbondante di camere, a partire dal dormitorio per back-packers, a circa 5 euro. Dormitorio per modo di dire, con soli due letti, ogni tanto rischia di essere una camera singola tutta per te, a prezzo di svendita. Le camere regolari, a due letti, costano 180 yuan, circa 20 euro, le ‘suite’ (tre letti) 230, circa 25 euro. Arredamento semplice, quasi spartano, ma bilanciato qua e là da dettagli che rinfrancano gli occhi. Antiche sedie e statuette cinesi, oltre a una bella collezione di stampe vintage venute da Hong Kong che raffigurano vecchie pubblicità di sapone o di birra, di sigarette, con simil-geishe sorridenti e terribilmente eleganti. Camere dotate di tutto il comfort necessario - grandi zanzariere sui letti, aria condizionata -, con strutture portanti in legno a incorniciare pareti color ocra.






Il luogo ideale per incontrare viaggiatori di mezzo mondo, rilassandosi, riprendendo un ritmo più umano dopo le follie del boom economico cinese che pulsa là fuori. Senza, però, isolarsi: wi-fi, sala cine per dvd, c’è solo da scegliere. E chi ama sgranchire le gambe, non può aver trovato luogo migliore. Dall’albero che ridacchia iniziano svariati sentieri per i villaggi vicini, costeggiando il fiume. Per un paio d’euro al giorno si può noleggiare una bici e dar sfogo ai polpacci, oppure fare un giro sul fiume a bordo delle lunghe canoe di bambù che lo percorrono. E, quando avrete finito di ricaricare le pile dell’anima, ve ne andrete con dispiacere. È inevitabile. Prima di partire, accarezzate l’albero felice, come gesto scaramantico. Forse vi assicurerà il ritorno da queste parti, un bel giorno.





The Giggling Tree
Aishanmen village
tel. (0086) 13667866154
a 5 km da Yangshou (30 yuan in taxi)





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