venerdì 1 marzo 2013

ITALIA - IL FUNERALE DELLA SARACCA


Oliveto (Bologna), 10 marzo
Il Funerale della Saracca

La festa della saracca o meglio il “funerale della saracca” è una  importante manifestazione di primavera, una delle più bizzarre di tutta l’Emilia Romagna. La festa della saracca si svolge ad Oliveto Monteveglio sulle colline di Bologna ed è una una festa di carnevale che si svolge fuori tempo massimo, già in periodo quaresimale, probabilmente importata dalla Spagna. Il funerale della saracca, in spagnolo “El entierro de la sardina” viene fatto risalire infatti, circa alla metà dell’800 (ritratta anche da un celebre quadro del Goya), quando un gruppo di studenti di Madrid inventò per il mercoledì delle ceneri un corteo funebre presieduto da una sardina o saracca, simboleggiante il digiuno e l’astinenza, quale ultima celebrazione del carnevale prima dell’inizio della quaresima. In realtà altre fonti dicono che la festa della saracca prese origine da una cerimonia già esistente per cui all’inizio della Quaresima si era soliti interrare un carré di costolette di maiale (chiamato ai tempi “sardina” per la sua forma) a significare la proibizione di mangiare carne; altre ricerche dicono che la sepoltura della sardina servisse per augurare una buona stagione di pesca. La saracca, è come la sardina e l’aringa, un pesce che viene conservato col principio della salagione. Fra il XIV e XV secolo si diffuse rapidamente in tutta Europa per la facilità di conservazione, per diventare quindi uno dei cibi più comuni e a buon mercato. Queste sue caratteristiche hanno fatto sì che la saracca fosse identificato come “cibo dei poveri”, e di conseguenza il suo funerale assumesse anche il significato per i ceti contadini più disagiati, della fine del periodo più critico l’inverno e l’approssimarsi di una stagione più abbondante. Una comunità prettamente contadina come quella di Oliveto di Monteveglio ha quindi ripreso questa festa per non dimenticare le proprie origini e tramandare alle nuove generazioni il ricordo di quei periodi così difficili. Probabilmente la trasmissione di questo rito nella nostra penisola risale al 18° secolo, mentre il Funerale della Saracca come viene rappresentato ora ad Oliveto ha le sue radici a cavallo della grande guerra. La versione attuale della festa della saracca ha preso forma fra gli anni Settanta e Ottanta, quando un progressivo ripopolamento del borgo ha permesso di allargare la partecipazione popolare fino alle dimensioni attuali. Durante la festa la saracca viene appesa ad un ramo e in processione, seguita da una bara di legno, passa di casa in casa. Al suo seguito il corteo funebre composto da figuranti in maschera che ballano cantano, bevono e si divertono. Il funerale della saracca di Oliveto Monteveglio termina su una collina dove la sardina viene interrata ai piedi di una croce di legno dopo che in suo onore si sono recitate nenie (zirudele) e si è letto il testamento. Tutto il borgo di Oliveto durante la festa si riempie di maschere, di bancarelle ed è questa l’ulteriore occasione per mangiare e bere un buon bicchiere di vino e per trascorrere una giornata in allegria all’aperto.

da Mangio Tipico (scusatemi il 'tipico', non è roba mia)

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