Il Palio di San Giorgio (quest'anno dal 4 al 26 maggio) è il più antico d’Italia: fu istituzionalizzato dal Comune di Ferrara nel 1279, sancendo una tradizione popolare nata circa vent’anni prima per festeggiare il marchese e signore della città Azzo VII Novello d’Este, vincitore, nel 1259 a Cassano d’Adda, su Ezzelino da Romano, vicario dell’imperatore tedesco. Il palio è sempre stato corso ininterrottamente - a eccezione dei periodi caratterizzati da eventi bellici o gravi calamità naturali - fino al 1860 e ha vissuto momenti particolarmente fulgidi all’epoca del Ducato. Veniva solitamente disputato il 24 aprile, in occasione della festa di San Giorgio, patrono della città, e il 15 agosto, per la festività della Madonna dell’Assunta, ma numerose furono le edizioni straordinarie, organizzate per celebrare avvenimenti particolari. Testimonianze significative del suo passato ci sono pervenute, oltre che dai numerosi cronisti dell’epoca, anche dal poeta Ludovico Ariosto che, nel primo canto dell’Orlando Furioso, parla del ‘palio rosso che avviluppava il villan mezzo ignudo, ed il villan, però, non correva sì forte quanto il prode guerriero Rinaldo ch’era più veloce del campione del Palio’. Testimonianze ci sono state lasciate anche dal pittore Francesco del Cossa che, nelle sale di Palazzo Schifanoia, ne affrescò una mirabile allegoria, ancor oggi visibile.
Attualmente la corsa del Palio si disputa una sola volta all’anno: l’ultima domenica di maggio o, in caso di maltempo, la prima domenica di giugno. La scelta di questa data è stata fatta per rievocare una delle edizioni straordinarie più famose, quella con la quale Ferrara salutò, nel 1471, Borso d’Este di ritorno da Roma, dove il Pontefice Paolo II lo aveva insignito del titolo di Duca di Ferrara. Per questa ragione tutti i costumi sono ispirati ancor oggi alle fogge dell’epoca.
Le corse vengono disputate nella storica Piazza Ariostea, un largo contornato da numerosi edifici di grande valore architettonico la cui progettazione risale a Biagio Rossetti, l’antesignano degli urbanisti moderni. La manifestazione prevede quattro corse: quella dei Putti (Palio di San Romano), quella delle Putte (Palio di San Paolo), quella delle Asine (Palio di San Maurelio) e quella dei Cavalli (Palio di San Giorgio vero e proprio). I palii sono stendardi di seta dipinti a mano da rinomati pittori ferraresi e a contenderseli sono le otto contrade cittadine: San Benedetto, San Giacomo, San Giovanni, San Giorgio, San Luca, Santa Maria in Vado, San Paolo e Santo Spirito.
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